“La Singla” di Paloma Zapata

Scoprire le biografie delle bailaoras e bailaores è sempre utile, interessante e appassionante. Perché, ormai lo abbiamo capito anche con i nostri Gala, ascoltare le storie degli altri dona sempre e comunque un valore, possiamo empatizzare, arricchirci, frignare o sorridere. Sentendoci più umani e all’interno di una comunità di condivisione.

Il docufilm è un racconto in terza persona: una ragazza appassionata di flamenco si mette alla ricerca di tracce de La Singla, di cui tanti parlano pur sapendone nulla.

La Singla nasce bambina poverissima, nella baraccopoli sul mare di Barcellona. Oltre a questa già letale sfiga, si ammala di meningite, malattia che la porta ad essere completamente sorda e a comunicare con difficoltà per anni.

La Singla si chiude quindi nella completa solitudine, l’unico compagno di giochi è uno specchio davanti al quale balla costantemente. Da questa situazione diventa una bailaora straordinaria, con tablaos e spettacoli in tutto il mondo terraqueo, sfamando la sua famiglia (e purtroppo anche un padre padrone che la fa più male che bene) e circondandosi di personaggi celebri e radical chic nel mondo della cultura internazionale. 

Costante nel docu-film la pruriginosa domanda su come potesse ballare pur essendo sorda. Abbiamo capito che è inutile impazzire nella risposta: lei ballava, punto. Credo quindi che l’unica risposta plausibile, utile anche a noi piccoletti, sia: quando non senti nulla, l’unica opzione possibile è “essere compas”, non bailar con… ma bailar essendo. E il cante non è più quel mistero esterno ma una vibrazione interna che muove e smuove, il motore del baile flamenco.

Poi il paradosso: all’apice della sua fama, La Singla sparisce dalle scene. Ma non semplice ghosting od operazione di marketing stile Mina. No, sparisce completamente. Chi dice per forte depressione, chi dice per problemi alla tiroide, chi dice che è morta, chi dice che è nonna felice.

Viva e nonna lo è, alla fine del documentario appare, una sorta di nonna della candeggina ACE. Felice della sua vita attuale “normale”, grande tristezza e rancore per la sua fase di celebre bailaora. Ecco, quella fase l’ha proprio eliminata: niente foto, nessun ricordo.

Forse le immagini rubate della sua vita traevano in inganno: quella ragazza sorridente e spensierata nascondeva un grande buio. E il suo baile mostrava tutta questa oscurità e rabbia.

Sì perché “Inside Out” o seduta psichiatrica levatevi proprio, quando balliamo o mostriamo la nostra Verità autentica oppure facciamo cagare. anche il pubblico più ignorante ci scopre in 3 secondi: stiamo raccontando qualcosa in prima persona o siamo un mucchio di leziose menzogne?

E andiamo avanti, avanti tutta, continuando ad ascoltare storie belle e proseguendo il nostro percorso di consapevolezza e autenticità.

Video "La Singla" - Paloma Zapata - Flamenco

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